28 Aprile 2024
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Regolamento della Scuola Calcio united Boys

Titolo del paragrafo
REGOLAMENTO DELLA SCUOLA CALCIO


Il calcio di base deve accostarsi alla dimensione ludica tipica della natura del bambino e in questo progetto i genitori devono essere degli alleati valorizzando più gli aspetti eti insiti nella pratica sportiva piuttosto che vedere nel proprio figlio un piccolo campione.

Nella nostra scuola di calcio i bambini trovano un ambiente in cui poter misurarsi in un sano agonismo e imparare attraverso lo sport le regole del vivere comune.
Nella nostra programmazione tecnico-didattica vengono definiti obiettivi relativi sia alla qualificazione tecnica, sia alla formazione di un bambino capace di superare le avversità, di accettare le delusioni, di rispettare gli altri e di sapersi valutare serenamente.
Le finalità e gli obiettivi finora illustrati, per essere perseguiti e realizzati, richiedono la collaborazione di tutti gli operatori interessati: giovani calciatori, istruttori, dirigenti e genitori.
Siamo convinti che solo l’azione congiunta e coerente di queste forze potrà aiutare una di esse – la più importante: il giovane calciatore – ad assumere il ruolo di vero protagonista di tutto il progetto.

È per questo che vengono di seguito indicate una serie di norme comportamentali che richiamano sul piano della concretezza quotidiana i principi generali formativi legati alla pratica sportiva in generale e del gioco del calcio in particolare.
Sono principi e comportamenti che sono stati fatti propri dalla ASD UNITED BOYS. Terzo, ai quali devono attenersi tutti i tesserati della scuola di calcio.
Ai genitori si chiede una condivisione sulla linea di principio ed un contributo costruttivo per la parte che loro compete.

In definitiva ai giovani tesserati della Scuola a.s.d.united boys, viene richiesto di:

Essere sempre leali, corretti ed educati nei rapporti con compagni, avversari, tecnici, dirigenti, arbitri e spettatori. Utilizzare il materiale, i mezzi e le strutture a disposizione con il massimo rispetto, cura e diligenza. Rispettare il presente regolamento, le elementari regole di vita comune, gli orari nelle convocazioni e negli allenamenti; se impossibilitati, avvisare con congruo anticipo il tecnico o il dirigente accompagnatore. Divertirsi senza eccessi e onorare la maglia impegnandosi al meglio delle proprie possibilità sostenendo quando necessario i compagni in difficoltà ed il tecnico nelle proprie scelte. In particolare:

PRIMA DELL’ALLENAMENTO

Salutare i compagni, i tecnici, gli addetti al campo ed agli spogliatoi. Indossare esclusivamente il corredo fornito dalla Società. Curare il proprio abbigliamento sportivo: imparare – con gradualità – a preparare da sé con scrupolo la borsa con tutto il materiale in ordine per l’allenamento (ciabatte, scarpe da calcio, stringhe di riserva, asciugamano e/o accappatoio, scarpe da ginnastica – se richieste -, slip, maglietta, calzini, k-way, tuta da allenamento – per i portieri meglio averne sempre una da lavoro, anche se non in ordine -, maglietta e berretto di lana – se richiesto dalla stagione e dalle condizioni climatiche -, parastinchi – obbligatori per le partite -, scaldamuscoli. Organizzarsi per il collaudo delle scarpe da gioco nuove. Rispettare ed accogliere i giocatori nuovi. Rispettare i compagni ed i loro oggetti personali. Saper gestire lo spazio assegnato nello spogliatoio. Occuparsi della manutenzione dei palloni. DURANTE L’ALLENAMENTO

Distinguere fra il momento da dedicare all’attenzione ad all’impegno e quello in cui si può allentare la concentrazione. Partecipare agli esercizi ed ai giochi in modo collaborativo e propositivo. DOPO L’ALLENAMENTO

Collaborare a ritirare e riordinare il materiale sportivo utilizzato per l’allenamento. Pulirsi le scarpe prima di rientrare nello spogliatoio. Fare sempre la doccia in modo ordinato e nei tempi “giusti”, senza dilungarsi inutilmente e senza far attendere troppo i compagni, gli addetti alle pulizie ed ai trasporti. Non dimenticare indumenti personali nello spogliatoio. Ritirare e riportare l’abbigliamento dimenticato dai compagni nello spogliatoio. Porgere il saluto a compagni, tecnici, dirigenti, addetti agli spogliatoi. Informarsi direttamente dall’allenatore su eventuali cambi di programma degli allenamenti o dell’orario o del luogo di ritrovo per la convocazione alle partite. Risistemare e aerare il materiale usato per l’allenamento (con particolare attenzione alla scarpe da calcio: pulirle subito e metterle in forma utilizzando carta di giornale); queste operazioni devono essere fatte – gradualmente – dal giocatore: i genitori sono pregati di collaborare solo durante la fase iniziale di apprendimento, favorendo un progressivo sviluppo dell’autonomia. PRIMA DELLA PARTITA

Presentarsi al campo da gioco con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario di convocazione. Presentarsi in divisa di rappresentanza della Società e con il materiale da gara in ordine, in particolare con le scarpe pulite e funzionali. Prepararsi alla partita: durante la fase della “vestizione” si può pensare ai propri compiti ed eventualmente rivolgersi ai propri compagni o al proprio allenatore per chiedere ulteriori chiarimenti. Imparare – con gradualità – a gestire un riscaldamento (fase di attivazione in campo) efficace. Dichiarare un eventuale infortunio, anche se lieve, o qualsiasi tipo di indisposizione. Non considerare la partita come una prestazione che possa generare ansia: affrontare con impegno e serenità il confronto. Accettare le decisioni dell‘allenatore o eventualmente concordarle. Avere cura e massimo rispetto della maglia assegnata dalla società. All’arrivo dell’arbitro alzarsi in piedi, salutare e mettersi in ordine di numero per l’appello. Mantenere silenzio assoluto in sua presenza. Ascoltare con attenzione le eventuali indicazioni regolamentari e le raccomandazioni fatte al capitano della squadra, unico giocatore autorizzato a rivolgergli la parola in gara. Qualche delucidazione può essere richiesta dal portiere. Salutare l’arbitro all’uscita dallo spogliatoio. Salutare gli avversari, anche quelli eventualmente presenti in panchina, nel modo convenuto .DURANTE LA GARA

Ricordare le consegne date dal tecnico ed eventualmente richiedere chiarimenti durante le pause del gioco. Saper prendere, all’occorrenza, iniziative personali. Collaborare e comunicare con i compagni .Seguire tutte le indicazioni del capitano, portavoce dell’allenatore in campo. Vestire la fascia rappresenta un grande onore, ma deve anche far sentire la responsabilità di gestire l’intero gruppo. Gestire con calma i momenti difficili della gara (personali e di squadra).“Aiutare” l’arbitro nella conduzione della gara, accettando le decisioni senza protestare. Rispettare le regole del gioco. Mantenere un comportamento improntato alla sportività, alla lealtà, alla correttezza gestuale e verbale con compagni, avversari, panchine, pubblico. Rispettare i genitori (propri, dei compagni e degli avversari).Saper mantenere un controllo emotivo nei diversi momenti della gara (sia in casi di euforia che di amarezza e delusione).DOPO LA GARA

Salutare l’arbitro e gli avversari, nel modo convenuto. Salutare il pubblico.In qualsiasi situazione, evitare eccessi nelle manifestazioni emotive.Rispettare in via assoluta le strutture (spogliatoio, doccia, bagni).Riporre ordinatamente l’abbigliamento di gara (maglietta, pantaloncini, ecc.).Evitare o limitare al massimo espressioni di autovalutazione del proprio contributo alla partita e di quello dato dalla squadra. Salutare l’allenatore, i compagni, i dirigenti, gli avversari, indipendentemente dagli esiti della partita appena conclusa.

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